venerdì 28 gennaio 2011

PROF CASO CONTADOR


CASO CONTADOR - Lo spagnolo continua a dichiararsi innocente. L'Uci invita alla prudenza
Giovedì 27 gennaio 2011 - Alberto Contador si sente «ingiustamente sanzionato» ed è «deluso» per la sospensione di un anno alla quale è esposto dopo essere risultato positivo ad un controllo antidoping, ma l'Unione ciclistica internazionale (Uci) sottolinea che, «ad oggi», al ciclista spagnolo non è stata inflitta nessuna sanzione. 
Contador «è deluso perché è innocente ed ha l'impressione di essere ingiustamente sanzionato», ha dichiarato alla France Presse il suo responsabile per la comunicazione a Palma di Maiorca (Baleari), dove il campione si trova con la sua squadra, la Saxo Bank, per allenarsi. Il tre volte vincitore del Tour de France oggi è rimasto tutto il giorno in albergo, mentre i compagni di squadra sono usciti in bicicletta.
«Non è in condizione di allenarsi e questa situazione non ha molto senso», ha aggiunto il portavoce.
Contador prevede di partecipare domani pomeriggio ad una conferenza stampa assieme al direttore del suo team, il danese Bjarne Riis, «per esporre la sua opinione su questa vicenda» e probabilmente annunciare se ricorre o no in appello (ha tempo dieci giorni) contro la sanzione - sospensione per un anno - prospettata dalla Federazione ciclismo spagnola (Rfec).
Il controllo antidoping in cui Contador è stato trovato positivo al clenbuterolo, uno stimolante che influisce sulla funzione polmonare ma ha anche degli effetti anabolizzanti, era stato effettuato il 21 luglio 2010 a Pau, nel sudovest della Francia, durante il Tour. La notizia della positività risale al 30 settembre. Lo spagnolo si è sempre difeso negando qualsiasi pratica intenzionale di doping e dando la colpa alla carne consumata alla vigilia della tappa, che sarebbe risultata contaminata. Contador era stato sospeso provvisoriamente il 30 settembre scorso dall'Uci, che aveva chiesto alla Rfec di aprire un procedimento disciplinare. 
L'organismo che sovrintende al ciclismo mondiale, oggi, ha invitato alla prudenza: «Tenuto conto del grande impatto mediatico di questo caso, l'Uci non può che lamentare le speculazioni inappropriate che ne hanno caratterizzato lo svolgimento e tiene ad esprimere l'auspicio che questa vicenda possa essere chiusa in tutta serenità», afferma un comunicato.
«Ad oggi, Alberto Contador non ha ricevuto alcuna sanzione e l'Uci attende sempre - conformemente alle disposizioni del suo regolamento come pure del Codice mondiale antidoping - di conoscere la decisione che la commissione disciplinare della Rfec dovrà sottoporle nei tempi più brevi», aggiunge la nota.
«Il documento che la Rfec ha trasmesso questo pomeriggio all'Uci non costituisce che un elemento del procedimento disciplinare gestito dalla Federazione spagnola - su cui il corridore potrà esprimersi prima di essere sottoposto a giudizio - ma non potrà essere utilizzato nell'ottica di un eventuale appello presso il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna (Tas)», prosegue la nota. «Solo la decisione definitiva che deve essere resa dalla Rfec potrà in effetti esserne oggetto - nei termini previsti dal regolamento - sia da parte dell'Uci, sia della Wada (Agenzia mondiale antidoping, ndr), sia del corridore stesso», precisa ancora il comunicato, sottolineando che il contenuto dell'informazione della Federazione spagnola «non può in nessun caso essere  considerato l'anticipazione di una decisione definitiva in questa vicenda».

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