venerdì 28 gennaio 2011

6^ TAPPA DELLA MALESIA

Andrea Guardini festeggia sul podio col rivale Anuar Manan © Ltdl-com.myIn Malesia sta diventando una specie di mito, Andrea Guardini. A Putrajaya, una delle città più grandi del paese asiatico, il veronese ha piazzato la terza botta vincente, ancora una volta davanti a colui che idolo a queste latitudini lo è da qualche tempo, il malesiano Anuar Manan. E il ds Stefano Giuliani comincia seriamente a preoccuparsi: la sua boutade "se vinci cinque tappe smetto di fumare", lanciata qualche giorno fa, rischia seriamente di dover essere pagata, a questo punto. E Andrea, subito dopo l'arrivo, bussa al finestrino dell'ammiraglia per ricordarglielo: "siamo già a tre!".
L'attenzione di oggi era in buona parte concentrata sui miseri due secondi che dividono la maglia gialla Libardo Niño Corredor, la cui squadra non ha mai dato l'impressione di riuscire a tenere in mano la corsa, da Yonathan Monsalve. Gli abbuoni oggi in palio ai traguardi volanti erano quindi pesantissimi, ma ugualmente lo erano i punti per la speciale classifica. Così la corsa è rimasta chiusa nella prima metà e al primo sprint intermedio Manan ha preceduto Guardini sopravanzandolo temporaneamente di due lunghezze (i due erano in testa a pari punti questa mattina). Il no contest degli sprinter per la seconda volata, ha permesso a Monsalve di gettarsi nella mischia e fallire di un soffio l'obiettivo dell'abbuono (previsto per i primi tre), fermandosi al quarto posto.
A quel punto ha potuto prendere il largo un'azione di sei uomini promossa da Paolo Locatelli con Suzuki, Pell, Poor Seiedi, Gourgue e Mendes. Proprio il portoghese, lontano meno di due minuti dalla vetta della classifica, ha fatto drizzare le antenne alla Androni che, coadiuvata dalla Skil-Shimano, ha badato a contenere il distacco sotto il minuto. L'avventura per il sestetto è finita in vista del rettilineo finale, a circa tre chilometri dallo striscione del traguardo. Poco dopo, una foratura ha spento le velleità di Kittel, vincitore della terza tappa, mentre Favilli e Miyazawa pilotavano nelle posizioni migliori il loro sprinter.
La volata è stata lanciata proprio da Guardini poco dopo il cartello dei meno 250 e nessuno è riuscito più a superarlo. Manan, secondo, ha conquistato la maglia a punti, anche grazie alla scelta discutibile degli organizzatori di dare un peso maggiore alle differenze in uno sprint intermedio (5 punti al primo, 3 al secondo) che alla volata finale (15 al primo, 14 al secondo e poi a scalare fino al 15esimo). Terzo un bravissimo Takashi Miyazawa, mentre si è rivisto il tedesco Förster, settimo.
Domani l'arrivo in leggera salita dovrebbe escludere i velocisti più puri dalla comunque probabile volata finale ma il commento di Guardini non ammette repliche: «Considerando la mia forma attuale, se mi staccherò io, vuol dire che arriveranno non più di 30 corridori allo sprint e nessuno sarà un velocista». Proprio non ci sentiamo di contraddirlo.

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