TECNICA & SALUTE - Online la nuova rubrica attiva in collaborazione con l’Aimec pronta a rispondere alle tue domande |
Attraverso la definitiva attivazione della nuova rubrica Tecnica&Salute l’Associazione Italiana Medici del Ciclismo (A.I.Me.C.) si rende disponibile per quanti vogliano intraprendere la pratica salutare del ciclismo, migliorare il livello di performances e/o confrontarsi con degli esperti per chiarire eventuali dubbi o approfondire le proprie conoscenze. Le materie sono quelle più classiche della Medicina dello Sport applicata al ciclismo. Non è esclusa l’aggiunta di nuove tematiche per poter far fronte a tutte le esigenze dei nostri lettori.
Perché questa finestra informativa dott. Roberto Corsetti?“L’Associazione Italiana Medici del Ciclismo (A.I.Me.C.) ha aderito molto volentieri alla richiesta di rendere disponibili alcuni suoi esperti per risolvere possibili dubbi degli appassionati inerenti le tematiche della Medicina dello Sport applicata al ciclismo. Ciò in primo luogo perché l’A.I.Me.C. è una Associazione culturale e scientifica che contempla, tra i suoi obiettivi principali, quello della diffusione a tutti i livelli delle conoscenze acquisite. In secondo luogo ritengo che la nostra Associazione debba e possa rappresentare il naturale riferimento di quanti vogliano avvicinarsi o approfondire le tematiche della tutela della salute dell’atleta e della prevenzione, a tutti i livelli, del fenomeno doping”.
Che tipo di risposte e disponibilità fornirà l’A.I.Me.C.? “Spero e penso che saremo in grado di rispondere a tutti i quesiti dei lettori relativi alle varie sezioni di interesse che la rubrica attualmente presenta. L’obiettivo futuro è certo quello di aumentare il numero delle sezioni e quindi degli esperti che metteremo a disposizione dei lettori. Chiaramente ci auguriamo che le domande poste dai lettori riguardino temi importanti e possano avere sempre un ampio riscontro di interesse. Sarà meno utile per i lettori e meno stimolante per gli esperti rispondere a quesiti squisitamente personali che non siano in grado di destare un interesse collettivo. Non si vuole, dunque, creare una rubrica del tipo “Il Medico risponde” ma un forum che attraverso alcune domande di interesse generale consenta a ciascun esperto di esporre i principi cardine di approccio a quel determinato problema”.
Quali argomenti possono essere trattati?“Ovviamente tutti quelli riportati come titolo delle singole sezioni ma, nei limiti del possibile, facendo intervenire semmai altri esperti, anche altri.
Qualche istruzione per l’uso?“Poiché si parla di Medicina non si può fare a meno di raccomandare ai gentili lettori la massima chiarezza nella esposizione del quesito e, aggiungo, di fornire il maggior numero possibile di dati. Per un Medico, in genere, rispondere per scritto senza poter visitare e sentire personalmente il suo “paziente” risulta sempre molto complicato. Per poter pensare di rendere ugualmente un buon servizio è necessario che la domanda sia posta in maniera chiara e, se possibile, corredata dai dati necessari al collega per inquadrare correttamente il problema”.
Cosa vi aspettate da questo servizio?“Nulla e tanto al tempo stesso. Ci piacerebbe riuscire a trasmettere in modo chiaro un concetto. Il Medico del ciclismo, oggi, è un professionista che ha un percorso formativo lungo ed importante sempre fondato su una grande e pura passione per lo sport e per il ciclismo in particolare. Si tratta di un professionista che rappresenta pertanto la figura centrale di tutto ciò che ruota intorno alla Tutela della Salute del Ciclista e alla Tutela della Salute del Ciclismo, anche e soprattutto, attraverso la prevenzione del doping”.
La disponibilità dell’A.I.Me.C., accordata a questa iniziativa, può considerarsi una risposta, seppure relativa, a quanti vedono con sospetto la medicina applicata allo sport?
“Non abbiamo nulla da nascondere e ci spiace intuire che alcuni, per fortuna pochissimi, ancora oggi possano guardare con sospetto la Medicina dello Sport. Oggi, per rispondere a quei sospetti ingiustificati e fuori luogo, mi piace ricordare che il Medico dello Sport che svolga la mansione di Medico Sociale e/o di Squadra, quindi con responsabilità grandi e dirette, nelle squadre giovanili, dilettantistiche e professionistiche è semmai il primo vero “carabiniere” interno al sistema. All’interno dello staff tecnico il Medico Sociale e/o di Squadra rappresenta il primo baluardo nella lotta al doping. Se non sbaglio dal 1998, anno dell’inizio delle prime indagini e perquisizioni della magistratura ordinaria, ad oggi non è stato mai rinviato a giudizio o condannato per fatti inerenti il doping nessun Medico Sociale e/o di squadra quindi facente parte dello staff tecnico della società. Nella nostra Associazione, peraltro, lo Statuto parla chiaro. Un socio non può avere un rinvio a giudizio in corso o essere stato condannato per vicende di doping”.
Per l’attivazione di questa preziosa ed escluisva collaborazione ringraziamo il presidente dell’Associazione Italiana Medici del Ciclismo, il dottot Roberto Corsetti, per aver accolto e aderito con entusiasmo alla nostra proposta. Ed ora, da parte vostra non resta che consultare gli esperti da Ciclonews.it
1. La Tutela della Salute e la Prevenzione del Fenomeno Doping nel ciclismo.Regolamenti internazionali e nazionali. Normative vigentiRisponde dott. Roberto Corsetti
2. La visita di idoneità agonistica e non agonisticaRisponde dott. Fulvio Susanna
3. Alimentazione e nutrizione nel ciclismoRisponde dott. Carlo Giammattei
4. Integrazione alimentare. Gli integratori in allenamento ed in gara.Interpretazione delle analisi di laboratorio (sangue e urine)Risponde dott. Alberto Mario Bargossi
5. Preparazione fisica e programmazione degli allenamentiRisponde Paolo Slongo
6. Angiologia sportiva. Patologie delle arterie e delle veneRisponde dott. Paolo Raugei |
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