Misure da donna
Generalmente si tende a considerare il fisico della donna rispetto alla bicicletta come quello di un... piccolo uomo o di un bambino. Se come discorso generale questo può essere accettabile, scendendo nel particolare, però, le differenze ci sono e vanno considerate.Misure da donna
Oltre alle differenze che tutti conosciamo diversi autori hanno messo in evidenza proporzioni differenti nel fisico femminile rispetto a quello maschile. Inevitabile la ripercussione sulle misure del telaio.
Le donne hanno generalmente cosce e e braccia più lunghe mentre avambracci, piedi e mani sono più piccoli.
Il bacino, inoltre, è più largo e questo, evidenzia Zeno Zani nel suo trattato "Pedalare Bene" (ed. Ediciclo, 1998), determina una maggiore angolazione del femore rispetto alla tibia. Viene consigliato, quindi, un telaio con piantone maggiormente inclinato rispetto alla geometri maschile. Si può arrivare, dunque, tranquillamente ai 72 gradi di inclinazione (troppo spesso disdegnati dagli uomini).
Conseguenza delle misure di cui abbiamo parlato è anche una inferiore lunghezza del tubo superiore e dell'attacco manubrio. La curva andrà scelta tenendo conto delle dita più corte.
La misure generale delle gambe (cavallo) e la lunghezza dei piedi consigliano per pedivelle non più lunghe dei 170 millimetri. Aumentare eccessivamente questo valore potrebbe comportare dei carichi di lavoro sbilanciati su articolazioni e tendini
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