mercoledì 7 dicembre 2011

Misura del manubrio

Il manubrio deve essere commisurato alla larghezza delle spalle. L'enunciato è corretto ma metterlo in pratica significa scontrarsi con una serie di dubbi.
Intanto la misurazione delle spalle. Quella da considerare è la distanza tra le sporgenze superiori delle spalle. Quelle per intenderci che segnalano il punto dell'articolazione.
Questa misura dovrebbe essere riportata nella misurazione del manubrio.

Il riferimento standard della misura del manubrio indica la distanza tra il centro delle due estremità finali del manubrio. Bisogna fare attenzione, quando si sceglie un nuovo modello o ci si confronta con qualcuno, di stabilire di che tipo di misura si sta parlando se centro-centro oppure fine-fine. Alcune case, infatti, prendono in considerazione questo metodo di misurazione col rischio di gnerare qualche confusione.
Misura perfetta?
Non è necessario che la misura delle spalle sia rispettata al millimetro (d'altra parte il mercato non contempla questa possibilità) tuttavia è bene tener conto che un manubrio sbagliato può provocare un indolenzimento della muscolatura e, se eccessivamente stretto, anche ridurre la capacità toracica e quindi avere effetti negativi sulla respirazione. Non sono pochi i ciclisti che preferiscono manubri un po' più larghi della misura perfetta. In questo caso le abitudini hanno un loro valore da rispettare.


Altre misure
Le tipologie di manubio spiegate nella pagina di apertura oltre che differenziare il tipo di appoggio delle mani sulla curva ed essere differenti esteticamente sono anche quantificabili con due misure chiamate Reach e Drop e schematizzate nell'immagine qui a sinistra.
Il drop (D) è la distanza tra l'appoggio inferiore (considerato nel punto più basso dell'impugnatura) e la parte superiore (solitamente orizzontale al terreno).
Il reach (R) è la misura della profondità della curvatura. Questo valore può risultare importante poiché influisce direttamente sulla posizione in bicicletta modificando la distensione del busto e delle braccia quando l'impugnatura scende verso il basso.

Altri valori da considerare (ma difficilmente indicati nelle specifiche di un manubrio) riguardano anche gli angoli di curvatura e la lunghezza dell'appoggio inferiore.
Gli angoli sono determinanti specialmente per la distanza delle leve freno dal manubrio. Ciclisti di piccole dimensioni, donne, o semplicemente chi ha le dita un po' più corte, possono trovarsi in difficoltà nel raggiungere con sicurezza le leve dei freni. Spesso si sopperisce abbassando un po' il corpo leve sulla curva, ma si rischia di rendere scomodo l'appoggio delle mani nella parte superiore.
Proprio a questo scopo sono stati pensati dei manubri con angoli specifici per avvicinare le leve alla curva.
La lunghezza dell'appoggio inferiore influenza la superficie di contatto con il palmo della mano. Può essere una buona idea fare qualche prova, al momento di scegliere una nuova piega, per verificare quale si addice di più alle proprie caratteristiche
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