"....., sono Pietro,
volevo solo fare un piccolo appunto circa l'allenamento tenutosi ieri. Quello che è stato fatto è un "non allenamento" bensì un farsi male alle gambee al fisico - vista la temperatura ancora abbastanza invernale - e basta.
Parlo da corridore poco esperto ma di atleta abbastanza in forma per il momento.
Prima di tutto, partire a freddo al mattino ed andare a 40 km/h per raggiungere poi il vero luogo dell'allenamento - Montello ndr - non è assolutamente salutare e profiquo per la maggior parte del gruppo il quale non è sempre omogeneo.
Secondo il mio punto di vista, e non solo il mio, un allenameto deve tendere a rinforzare l'atleta e non a "massacrarlo". Se si decide poi di fare un pochino di salita per far "forza" è lì che va fatto lo sforzo maggiore e non nel periodo di riscaldamento.
Se vogliamo dimostrare a qualcuno che si va forte, questo lo possiamo fare nelle competizioni e non sul Terraglio dove le macchine sono padrone ed il rischio cadute (visto i folti plotoni) è sempre in agguato.
Vedo poi che l'utilizzo del rapporto agile non è attuato quasi da nessuno. Nella fase del c.d. riscaldamento il rapportone la fa già da padrone, questo fa si che il corridore sprechi già delle forze che sarebbero invece utili nella fase cruciale dell'allenamento stesso.
Scusate il piccolo appunto, non voglio insegnare niente a nessuno; non ho l'esperienza ne le competenze in merito, ma le sensazioni e gli insegnamenti di persone esperte e vincenti nel ciclismo, mi porta a segnalare ciò.
Ciao a tutti.
Pietro"
Parlo da corridore poco esperto ma di atleta abbastanza in forma per il momento.
Prima di tutto, partire a freddo al mattino ed andare a 40 km/h per raggiungere poi il vero luogo dell'allenamento - Montello ndr - non è assolutamente salutare e profiquo per la maggior parte del gruppo il quale non è sempre omogeneo.
Secondo il mio punto di vista, e non solo il mio, un allenameto deve tendere a rinforzare l'atleta e non a "massacrarlo". Se si decide poi di fare un pochino di salita per far "forza" è lì che va fatto lo sforzo maggiore e non nel periodo di riscaldamento.
Se vogliamo dimostrare a qualcuno che si va forte, questo lo possiamo fare nelle competizioni e non sul Terraglio dove le macchine sono padrone ed il rischio cadute (visto i folti plotoni) è sempre in agguato.
Vedo poi che l'utilizzo del rapporto agile non è attuato quasi da nessuno. Nella fase del c.d. riscaldamento il rapportone la fa già da padrone, questo fa si che il corridore sprechi già delle forze che sarebbero invece utili nella fase cruciale dell'allenamento stesso.
Scusate il piccolo appunto, non voglio insegnare niente a nessuno; non ho l'esperienza ne le competenze in merito, ma le sensazioni e gli insegnamenti di persone esperte e vincenti nel ciclismo, mi porta a segnalare ciò.
Ciao a tutti.
Pietro"
Come ho ribadito sopra il mio non è uno sfogo bensì una constatazione anche dettata da quanto appreso da coloro che hanno anni di esperienza sulla bici e con questa hanno ottenuto risultati.
Fate tesoro - come ho fatto io - delle loro esperienze che per forza di cose si tramutano in insegnamenti. :-)
A presto.
Ciao quello che dice e' vero, ma e' cosi' ovunque quando parti con il gruppo e sempre a tutta, quindi il riscaldamento e' meglio farlo prima dello start del gruppo.
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